Si sono da poco concluse le Olimpiadi 2016 a Rio e sicuramente in molti eravamo attaccati agli schermi a godersi lo spettacolo ma forse pochi di noi hanno imparato qualcosa da questi formidabili atleti.
Oggi vi raccontiamo solo alcune storie che possono insegnarci molto:
“LA GINNASTA SIMONE BILES CONQUISTA IL MONDO!”
“Ha grazia, talento, forza, precisione. È la miglior atleta del mondo. Una leggenda. Una tra le più grande ginnaste del nostro tempo.” cosi i quotidiani di tutto il mondo hanno definito Simone Biles, 19 anni, 47 chili, la ginnasta che ha incantato Rio e che ha vinto 5 medaglie d’oro.
La sua storia è una favola bellissima di riscatto. Figlia di una donna con problemi di droga, è stata abbandonata anche dal padre. E’ cresciuta in Texas con la nonna che a sei anni l’ha spinta a dedicarsi alla ginnastica artistica, sport duro ma ricco di soddisfazioni. Su Twitter, ieri, Simone ha commentato la sua medaglia d’oro così: «Non ho raggiunto tutto questo da sola. Grazie al miglior coach del mondo. I love you».
Quando si è grandi, lo si è in ogni cosa, rimanendo riconoscenti verso chi ti ha aiutato...
Ecco un’altra storia:
Esiste un gesto più sportivo dell’aiutare un avversario in difficoltà?
A Rio si stanno correndo i 5000 donne, la gara sta quasi per finire. Il gruppo frena all’improvviso e la neozelandese Nikki Hamblin cade, l’americana Abbey D’Agostino cade su di lei e mettendo male il piede si procura una distorsione al ginocchio ma, invece di maledire il momento e lamentarsi del dolore, si volta e aiuta la Hamblin a rialzarsi.
Insieme ricominciano a correre sorreggendosi l’una all’altra.
La D’Agostino cade altre due volte e tocca alla Hamblin sorreggerla.
Tagliano il traguardo insieme.. ultime, ma in realtà vincitrici.
Applausi da tutto il pubblico ad Abbey e Nikki, che sono state ammesse di diritto dal Comito olimpico alla finale per spirito sportivo.
In questo caso sono lo spirito olimpico e la sportività a vincere su tutto!
Impariamo dai gesti e non solo dalle vittorie!