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Balliamo per passione o per socializzare?

Chi vive nel mondo del ballo da molti anni avrà sicuramente visto un netto cambiamento, una svolta sociale nelle modalità di frequentazione dei corsi e delle piste intorno ad una decina di anni fa.

Questo netto cambiamento, che potremmo anche chiamare solco, ha costituito una mutazione inesorabile nelle motivazioni insite alla frequentazione di una scuola di ballo.

Che cosa cercano molte (ma non tutte) le persone oggi?

Cercano un mezzo di aggregazione rapido, il cui intento primario non è quindi più la competenza del maestro, ma la qualità/quantità di persone single che si possono incontrare ad un corso di ballo. Questo fa male alla scuola ma anche a chi la frequenta.

Alcuni hanno davvero il desiderio di approfondire la materia, di utilizzare il corso come valvola di sfogo allo stress quotidiano, come iniezione di autostima per l’acquisizione di nuove competenze e come pura e semplice fonte di benessere e divertimento. 

La gran parte degli iscritti spesso si accontenta di partecipare ad un corso e accedere alla chat di gruppo della classe. Successivamente si forma una comitiva di allievi e nella chat di gruppo aumentano le occasioni di incontro extra ballo. Ci si vede per cene e attività varie.

Questo diffuso comportamento è il risultato dei cambiamenti sociali che stiamo vivendo a seguito dell’avvento dei social network, per cui davvero si è perso in molti ambiti il nocciolo della questione, in questo caso la passione per il ballo. 

Con il risultato che spesso il sabato sera nelle sale da ballo troviamo solo le persone seriamente motivate e appassionate, perché tutte le altre hanno avuto modo di socializzare tramite la chat di gruppo della scuola.

Certamente, anche prima di questo spartiacque la motivazione sociale alla frequentazione dei corsi era in parte di natura sociale, ma molte persone dopo un periodo di frequentazione scoprivano una profonda motivazione e di aver coronato il desiderio di ballare cullato da sempre.

Questo fenomeno dovrebbe verificarsi il meno possibile in una scuola di ballo con un livello qualitativo alto. 

In particolare, non si manifesta in quelle scuole con un’alta vocazione agonistica, perché qui troviamo solo persone altamente motivate e innamorate del ballo, che scoraggiano anche il principiante dal mero reperimento di un appuntamento per il sabato sera.

Facciamo un passo indietro e auspichiamo che la scelta della scuola sia dettata dal livello qualitativo dell’insegnamento, che la scuola stessa non sia costretta a diventare un’agenzia di organizzazione eventi o che il maestro non sia costretto a fare il P.R. perché la sua bravura si misura in altri termini. 

Ecco, se vi accade quanto sopra e siete motivati al ballo ma non alla sua implicazione “social”, semplicemente cambiate scuola.

Rimettete al centro voi per primi l’insegnamento, sia che siate allievi, sia che siate maestri, ed è chiaro che per lavorare i social network sono validi alleati se sapete come usarli, ma fate in modo che l’aggregazione si sposi sempre con la passione per la pista da ballo.

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Speciale introduzione allo sport, seconda parte. Quale sport scegliere?

Abbiamo visto nell’articolo precedente quanto sia difficile per un genitore scegliere insieme al proprio figlio un’attività sportiva che lo appassioni senza stancarlo, perché nella seconda parte dell’anno scolastico si assiste ormai da tempo all’abbandono dei corsi e al ritorno alla sedentarietà. 

Qui vediamo gli sport più diffusi tra cui scegliere. Troverete sicuramente quello più adatto a vostro figlio e alle sue inclinazioni.

Nuoto. Una delle discipline più scelte, perché considerata tra le più complete.

Aiuta la coordinazione e migliora il senso di sicurezza in acqua, per queste ragioni si può iniziare prestissimo. Il nuoto è uno sport simmetrico, perciò può essere praticato anche collateralmente ad uno sport asimmetrico, che sviluppa parti del corpo in modo eterogeneo, come il tennis o la scherma. 

Non crea carichi sull’apparato motorio per via dell’azione dell’acqua che sottraendo peso non presenta rischio di traumi. 

Se si inizia molto giovani, migliora la sicurezza in acqua e previene incidenti in acque libere, molto più frequenti in passato, laddove solo in pochi imparavano a nuotare fin da piccoli. Si inizia a partire dai 3 anni e l’attività agonistica inizia a 8.

Atletica leggera. 

Si inizia dai 6 – 8 anni in forma ludica, perché i bambini non tollerano sforzi prolungati. Infatti, dal punto di vista metabolico un bimbo non è preparato a sostenere ritmi e intensità eccessive. Fino all’adolescenza si tratta di un percorso di preparazione a quella che potrà diventare un’attività agonistica.

In generale migliora il bagaglio di esperienza delle attività motorie. L’attività agonistica si inizia non prima dei 16 anni.

Calcetto.

Si può iniziare a 7 – 8 anni. Trattandosi di sport di squadra, prima di questa età il bambino è troppo piccolo per capire le regole del gioco. Prima si può praticare il minicalcio, ovvero una pratica senza ruoli su un campo di dimensioni ridotte. Sviluppa lo spirito di squadra e migliora la capacità respiratoria, coordinazione e resistenza

Per contro, può stimolare una competizione esasperata e tende a sviluppare soprattutto gli arti inferiori. L’agonismo inizia a 12 – 13 anni

Ciclismo.

4 anni per un’attività ludica, perché stimola la capacità di affrontare problemi e l’autostima

È uno sport asimmetrico come il calcetto, che però insegna l’equilibrio, la coordinazione e il rispetto delle regole della strada. Dai 12 anni si può iniziare l’agonismo.

Pattinaggio.

A partire dai 5 anni, per promuovere l’equilibrio e la socializzazione. Costituisce un’ottima occasione di sviluppo delle capacità coordinative. Dai 7 anni si può iniziare l’agonismo.

Basket e pallavolo.

Sono considerati sport di situazione come il calcio e si possono iniziare a 7 – 8 anni. Sono attività complete, che sviluppano ogni parte del corpo e stimolano lo spirito di gruppo, precisione e abilità. L’agonismo si può fare a 12 – 13 anni

Arti marziali.

Richiedono una coordinazione neuromotorie che prima di una certa età è poco sviluppata. 

Richiedono forza e quindi si può iniziare a 8 – 9 anniSviluppano fiducia nelle proprie capacità e arginano l’aggressività. L’attività agonistica è indicata intorno ai 12 – 13 anni.

Tennis e scherma.

Richiedono capacità tattiche che i bambini piccoli non possiedono e sono sport asimmetrici, perché fanno lavorare solo una parte del corpo. I corsi iniziano dai 7 – 8 anni, ma è indispensabile che si faccia della preparazione atletica per riequilibrare la simmetria dell’allenamento.

Sono sport coinvolgenti e appassionanti, sviluppano in particolare la concentrazione e la disciplina. L’agonismo per il tennis è consigliato dai 10 anni, mentre per la scherma dagli 8 anni

Danza sportiva.

A partire dai 3 anni i bimbi possono frequentare corsi di danza sportiva propedeutici allo sviluppo di capacità motorie e di coordinazione. Dai 6 anni in poi inizia un vero percorso, ancora pervaso da un senso ludico, anche attraverso la condivisione degli obiettivi con un compagno di ballo, per arrivare fino all’agonismo. 

Oltre a costituire uno sport completo dal punto di vista fisico, dal punto di vista emotivo e caratteriale rafforza la sfera psichica e viene utilizzato anche come vettore di socializzazione con altri bambini.

Stimola nel bambino la formazione del concetto di disciplina e del raggiungimento di obiettivi che richiedono impegno e costanza, nell’ambito di una sana competizione.

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Ritrovare la motivazione ad allenarsi.

Poca voglia di allenarti? Succede di perdere la motivazione e impigrirsi, soprattutto durante l’inverno, perché la prova costume è ancora molto lontana. Ancora più difficile è trovare la voglia di riprendere l’attività fisica dopo aver mollato per un periodo più o meno lungo. Come ritrovare la grinta giusta per tornare ad allenarsi? 

Pensa alla salute

L’attività fisica regala soprattutto salute, non solo un fisico armonioso. Pensiamo, ad esempio, all’equilibrio dei nostri ormoni, alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e metaboliche, così come alla salute delle ossa. Chi si allena è più sano, più giovane e vive meglio rispetto alla media dei propri coetanei. Chi è consapevole anche di questi aspetti non molla mai.
 

Scegli bene la disciplina

Uno dei motivi che più spesso spingono una persona ad abbandonare l’allenamento è il senso di disagio che provano nel fare un’attività che semplicemente non è nelle loro corde. Rispettare la propria indole nella scelta dell’attività fisica è il modo migliore per sentirsi appagati ed avere l’entusiasmo necessario per continuare a farlo. 

Valuta insieme ad un coach

Affidarsi a professionisti di una disciplina permette di partire col piede giusto ed evitare di perdere tempo con programmi di allenamento poco adatti a te o al tuo stato di forma fisica del momento. Allenamenti troppo intensi ti svuoteranno di energia facendoti perdere totalmente la voglia di allenarti, al contrario allenamenti troppo blandi saranno poco appaganti e privi di risultati. 

Poniti obiettivi realistici

Il modo migliore per non scoraggiarsi è porsi dei piccoli traguardi a breve termine, come puntare a perdere 1 kg in 10 giorni o diminuire di un centimetro il girovita in 2 settimane. Guardare troppo in là nel tempo è spesso un approccio demotivante, invece gioire delle piccole conquiste alimenterà la voglia di continuare.

Cerca compagnia per motivarti

Allenarsi da soli, per alcune persone, può essere mortalmente noioso. Coltivare delle amicizie nel luogo dove ci si allena è un ottimo modo per rendere più piacevole l’idea dell’allenamento che ci aspetta. 

Ragiona in prospettiva

Avrai sicuramente provato la sensazione di benessere e soddisfazione tipica del dopo allenamento. Tante sostanze, come la dopamina e la serotonina, vengono rilasciate nel tuo corpo annullando tutto lo stress, la negatività e le ansie accumulate nel corso della giornata. Quando sentirai di avere poca voglia di allenarti, pensa a quanto bene starai durante e dopo l’attività fisica.


Non stressarti

L’attività fisica deve essere un piacere, un momento da dedicare e sé stessi e al proprio benessere. Se i tempi che hai a disposizione sono troppo stretti, allenarsi diventerà una corsa contro il tempo, di conseguenza un’attività più snervante che piacevole. Cerca di organizzare i tuoi impegni settimanali in modo da inserire comodamente i tuoi appuntamenti con l’allenamento. Le cose importanti hanno bisogno del giusto spazio.
 

Cambia stile di vita

È importante che l’allenamento faccia parte di uno stile di vita sano così da vederne potenziati gli effetti. Cura l’alimentazione, bevi molta acqua e usa le scale al posto dell’ascensore, I risultati arriveranno molto prima e la tua motivazione resterà salda al suo posto.
 

Scegli un ambiente in cui sentirti bene

L’ambiente in cui ci si allena ha un’importanza cruciale nella riuscita dei nostri propositi e va scelto con cura. Se mentre ti alleni ti senti a tuo agio e in relax, avrai un motivo in più per farlo ancora e ancora.

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Se vuoi cambiare la tua vita, balla.

Sogni di svegliarti la mattina e trovare la carica per affrontare mille impegni? O anche di guardarti allo specchio e piacerti un sacco?

A prima vista può sembrare che serva una ricetta complicatissima, invece è sufficiente ballare. Attraverso alcuni step, in ogni disciplina che sceglierai troverai una specie di percorso di coaching per cambiare la tua vita, migliorandola notevolmente. 

Se parli con un ballerino, che sia un etoile o di qualsiasi altro genere, ti parlerà di disciplina. Ma non in senso noioso, bensì come opportunità di crescita per tutte le età. La disciplina è fondamentale, ma quello che spinge al fondo dei sacrifici e degli sforzi di chi balla sono passione ed emozioni. Questo vale anche per chi balla a livello amatoriale, perché buttarsi in pista attiva il corpo e la mente si svuota, generando un benessere che dura molto a lungo. Se si respira in modo corretto e si abbina tutto questo al movimento, mente e corpo accumulano tantissimi benefici. Il ballo aiuta a lasciarsi andare e ad avere più coraggio e tenacia, inseguendo risultati, gli stessi che perseguiamo nel lavoro e a livello personale. 

Grazie al ballo incontri persone nuove e chissà, magari trovi anche l’amore. È bellissimo ballare soli davanti allo specchio e liberare tutto il nostro potenziale emotivo, ma vuoi mettere ballare in compagnia? La danza è anche incontro con l’altro, esperienza totalizzante che insegna ad entrare in relazione. Nel ballo di coppia ci si concentra su se stessi ma anche sul partner, entrando in un ascolto profondo di te, del tuo respiro e di quello del tuo compagno. Ci sono persone che raccontano di essere andate ad un corso di ballo con un amico e di esserne uscite fidanzate con un perfetto sconosciuto qualche mese dopo. Non è scontato e nemmeno necessario, ma può capitare. Oppure incrementa le relazioni con altre persone che nutrono la nostra stessa passione, stimolando la nascita di amicizie anche fuori dalla scuola di ballo. 

Se poi vai a ballare con il tuo fidanzato, è molto probabile che tu riesca a migliorare l’intesa di coppia. Si inizia per uscire dalla solita routine e ci si ritrova a coltivare una vera passione, e una passione condivisa è un collante molto speciale. Ballando si impara molto sul proprio modo di porsi in relazione, ad esempio di si abitua ad accettare gli errori e il carattere del partner, nonché coltivare l’indulgenza. A questo si mescolano alchemicamente la vicinanza e la seduzione, ci si affida all’altro e ci si abbandona. 

Ogni ballo poi ti porta in un posto diverso, si fa il giro del mondo semplicemente cambiando musica. La danza ti permette di seguire i tuoi gusti musicali e per essere in più posti possibili è consigliabile provare un po’ tutti gli stili, anche per non annoiarci mai. 

La danza, se fatta con serietà e costanza, ti fa perdere peso e tonifica il corpo. Però ci vuole tenacia, perché l’inizio è in salita, ma la trasformazione fisica è graduale e i risultati arrivano dopo qualche lezione. Per rassodare glutei e interno coscia per esempio è perfetto un corso di latini come la rumba o la salsa, ma questo effetto non fa del ballo un tipo di allenamento più divertente. È una disciplina sé, che prima di tutto stimola divertimento e gioia. Anche se certamente vedersi allo specchio in perfetta forma è un plus che non ha prezzo!

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Non sai che canzone scegliere per il tuo Ballo degli Sposi?

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E’ il momento di entrare in pista, il deejay vi ha chiamato e gli ospiti stanno aspettando voi, vi siete allenati, avete preso lezioni di ballo, vi sentite pronti e quando parte la musica tutto funziona come avete sperato.

L’emozione, l’adrenalina, l’apprensione, sono tutti stati d’animo che ha la coppia prima di entrare in pista per il loro Ballo degli Sposi, ma con una giusta canzone e preparazione tutto questo può essere controllato. 

La canzone giusta è uno dei segreti per rendere quel momento magico. Di solito il brano musicale che gli sposi scelgono, è una canzone che ricorda un momento importante della propria vita, oppure la canzone del loro primo ballo insieme o ancora meglio la colonna sonora del momento che si sono conosciuti, canzoni che hanno nel cuore e che più rappresenta la loro storia d’amore.

Ballo degli sposi Milano

Però non sempre questo succede, in alcuni casi i futuri sposi non hanno un brano musicale in cui rispecchiarsi e allora ecco qui che vengono in aiuto i musicisti o i coreografi che stanno studiano la coreografia adatta a voi.

Italiane o straniere, le canzoni per il primo ballo devono avere una melodia romantica, il testo deve racchiudere parole e momenti della vostra storia di coppia. Alcune volte le canzoni più belle e melodiche non sempre parlano d’amore, ma la maggior parte delle volte parlano di un amore finito, di un’amore tradito o di un’amore perduto, per questo quando scegliamo la canzone dobbiamo anche conoscere a capire le parole. 

Di canzoni adatte a quel momento ce ne sono veramente tante spesso non si conoscono, però vogliamo regalarvi alcuni titoli più belli che ci vengono richiesti. 

Aretha Franklin – I say a little prayer 

Elvis Costello – She 

Ed Sheeran – Perfect 

Sagi Rei – I love to love 

Francesco Renga – Un giorno bellissimo

Lorenzo Jovanotti – Ti sposerò 

Lorenzo Jovanotti – A te 

Ora la musica è stata scelta, ma cosa facciamo una volta che ci hanno chiamato in pista? 

Come abbiamo accennato sopra, avere dei coreografi e studiare una sequenza di passi adatta a voi è un’altro segreto per far diventare quel momento sempre più speciale. 

Ormai da qualche hanno che il Ballo degli Sposi è arrivato anche in Italia e diverse coppie usufruiscono di questo servizio. 

Maestri qualificati , mix di musica personalizzata, lezioni individuali con l’uso della sala riservata alla coppia, questi e tanti altri sono i servizi che puoi trovare su BallodegliSposi.it 

Se non riesci ancora a ballare, c’è ancora tempo per imparare! 

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